
“I pazienti con disturbo dello spettro schizofrenico hanno difficoltà nella comprensione della gestualità, per esempio che il pollice in alto significa che si è fatto un buon lavoro”, dice Benjamin Straube della Philipps-University di Marburg, uno dei due autori dello studio.“Questa funzione di comunicazione sociale può essere migliorata dalla stimolazione transcranica a corrente diretta”.
Lo studio
Straube e il collega Rasmus Schuelke hanno studiato gli effetti di questa metodica sulla correlazione discorso-gesto in 20 pazienti con disturbi dello spettro schizofrenico e in 29 controlli sani.
La stimolazione frontale e frontoparietale ha migliorato significativamente la valutazione tra gesti correlati e non correlati nei pazienti e ridotto le differenze di prestazioni tra i pazienti e i controlli, come hanno riportato i ricercatori su Schizophrenia Bulletin.
I tempi di reazione sono stati generalmente più lenti tra i pazienti rispetto ai controlli sani e la stimolazione transcranica a corrente continua non ha avuto alcun effetto su queste differenze.
I commenti
“È improbabile che la stimolazione transcranica a corrente continua sia efficace nel trattamento di tutti i sintomi dei pazienti con disturbo dello spettro schizofrenico – ha continua lo specialista – Tuttavia, ha un alto potenziale nel migliorare specifiche disfunzioni come la corrispondenza del linguaggio parlato e – in combinazione con l’attività fisica – potrebbe portare a un miglioramento della qualità della vita e alla riduzione del carico correlato al disturbo”.
I principali vantaggi della stimolazione transcranica a corrente continua sono la sua non invasività, la lunga durata e la possibilità di essere effettuata con dispositivi portatili. “Pertanto – conclude Straube – potrebbe essere usato durante le attività quotidiane come lo shopping, l’ incontrare gli amici o il parlare con il terapeuta. Prima che possa essere presa in considerazione la sua applicazione clinica sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi alla base di questo effetto, per esaminare i possibili effetti collaterali e per capire se la metodica può essere utilizzata per migliorare la comunicazione sociale e l’elaborazione gestuale a lungo termine”.
Fonte: Schizophr Bull 2018
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
